
L’influenza antropica sull’andamento della falda freatica

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Spesso si tende a sottovalutare il reale comportamento delle falde sotterranee, influenzate da innumerevoli fattori, sia di tipo naturale (anni idrogeologici particolarmente piovosi, interazione con canali superficiali o corsi d’acqua, ecc), sia di natura esclusivamente antropica.
Molte volte quest’ultimo fattore viene poco considerato, valutando (forse) solo gli aspetti idrogeologici naturali avendo poi, negli anni, interessanti e pericolose sorprese.
La falda freatica o “falda superficiale”, è dovuta all’acqua dei fiumi o della pioggia che penetra nel terreno fino ad incontrare un eventuale strato impermeabile a forte componente argillosa, dove si ferma.
Dopo questo arresto si forma un accumulo di acqua; la forma della falda freatica non è mai però costante ma dipende ovviamente dal suo limite inferiore e quindi la sua soggiacenza può variare anche di molto, solamente spostandosi di alcune decine di metri sulla superficie orizzontale del terreno.

L’apporto di natura antropica, quindi, svolge un’influenza molto importante sull’andamento della falda freatica: si pensi, ad esempio, alla presenza di una particolare coltivazione nei pressi del terreno da edificare.
Per qualche anno consecutivo potrebbe presentare una coltivazione che non richiede forte presenza di acqua mentre negli anni successivi diventare una risaia, rimanendo allagata per alcuni mesi dell’anno, influenzando di conseguenza l’andamento della falda superficiale, modificandone pesantemente la soggiacenza.
Altri aspetti da considerare
Ma le coltivazioni non sono l’unico aspetto antropico da considerare: i pozzi, soprattutto se di tipo industriale, con le grosse portate di acqua emunte giornalmente, mantengono le falde ad un livello “costantemente dinamico”, decisamente più basso rispetto a quello statico.
Basta quindi l’interruzione dell’attività industriale o l’eventuale modifica e la conseguente chiusura di un pozzo profondo per influenzare l’andamento della falda freatica aumentandone il livello.
Quindi da quanto sopra esposto si evince che, nel complesso, la valutazione dell’andamento delle acque sotterranee non è mai cosa facile e spesso si rischia di commettere grossi errori anche in totale buona fede.
Forse è meglio allora non rischiare, soprattutto quando ci sentiamo dire “Tranquillo, la falda è 5 cm sotto la base delle fondazioni, non ci sono mai stati problemi di allagamento!”